"Ho rifiutato diverse proposte in Italia perché voglio andare all'estero, sono qui dal 1992 e voglio provare a fare un'esperienza all'estero".
Sono le parole di Sinisa Mihajlovic, l'allenatore serbo ospite di 'Rabona', il programma di Andrea Vianello in onda ieri sera su Rai3. L'ex tecnico tra gli altri di Torino, Milan e Sampdoria si commuove poi ricordando l'ex allenatore Vujadin Boskov. "Era molto intelligente. Tu pensavi che facesse ciò che gli dicevi, invece faceva ciò che diceva lui". Nel 1993 fu Mihajlovic, allora un giocatore della Roma, a suggerire a Boskov di fare esordire Francesco Totti in Serie A: "Portiamo questo ragazzino con noi, è bravo, se ci va bene lo facciamo esordire. Vincevamo 2-0 mancavano 15 minuti alla fine, mi avvicinai alla panchina e chiesi al mister di metterlo dentro".
Mihajlovic parla infine di una delle sue 'specialità' in campo, le punizioni. "Le calciavo in tutti i modi ma prendevo sempre la stessa rincorsa, in modo che il portiere non potesse sapere che tiro avrei fatto, e poi guardavo il portiere fino all'ultimo passo, cosa che non faccio per i rigori, tanto è vero che scherzando con i miei giocatori dico che ho sbagliato più rigori che punizioni. Ho giocato a calcio solo perché ci sono le punizioni, altrimenti avrei preferito la pallacanestro", conclude.